La località Lido Conchiglie non vanta una lunga storia: risale infatti al 1938 la costruzione della prima casa, ma la zona circostante fa parlar di sé e la sua storia risulta importantissima, già sin dal periodo che va dal III al VII millennio avanti Cristo, quando uomini del paleolitico fissarono la loro dimora sulla collina dell'Alto Lido.
Ciò narrano gli studi e le supposizioni derivate dai resti umani, dai frammenti ceramici, dai cocci d'argilla e dalle selci rinvenute nei pressi della Torre dell'Alto Lido e nella grotta sottostante l'attuale Montagna Spaccata.
Ma sicuramente più documentata e meno ipotetica è la presenza nella stessa zona dei monaci basiliani che, agli inizi dell'anno 1000 trovarono rifugio sulle serre dell'Alto Lido, ribattezzando Anaforario (altura deserta) questo luogo.
La loro presenza è documentata sino al 1400 e furono anni gloriosi per l'importanza religiosa che l'Abbazia aveva.
Nello stesso periodo- metà 1500 - sorgono diverse masserie fortificate e torri costiere; le campagne si punteggiano di ville dei ricchi proprietari terrieri e di case coloniche.
La fertilità della terra ed il lavoro dei contadini ne fecero un luogo prezioso, dove venivano prodotte primizie di frutta ed ortaggi, olio, vino e nell'entroterra sorgevano (1600) i casali di Rodogallo (luogo delle belle rose), Meforie (terra fertile), Juri.
Purtroppo, in pochi anni qualcosa di ancor oggi sconosciuto cambiò facendo mutare la geografia del luogo e rendendo il terreno paludoso e malsano. La collina fu abbandonata e tornò brulla e deserta, la fertile terra divenne acquitrinosa e malsana, comparve la malaria e divenne regno incontrastato delle anofele e delle rane.
Questo infausto e sconosciuto evento, fece ribattezzare Pietra Cavalla in Cannole dal nome dei giunchi spontanei che crescevano nella palude e, mentre per la fertile Pietra cavalla e l'importante Anaforario trascorrevano anni di storia silenziosa, per l'antica Abbazia di San Mauro proseguiva la lenta ed inesorabile agonia e decadenza.
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