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Nei giorni 16 e 17 agosto 2003, a Serrano, avrà luogo la IX edizione della Festa Te Lu Contadinu.
Va subito detto che anche per quest'anno la conferma dell'evento viene chiesta da numerosi turisti, anche via Internet, che da più parti d'Italia si sono dichiarati sostenitori ideali dell'iniziativa, giudicandola tappa assai importante delle loro vacanze. Scopo principale, quindi, della riedizione della Festa è quello di richiamare i turisti anche stranieri per far loro conoscere le antiche tradizioni del contadino di Serrano, da sempre centro di modeste dimensioni, economicamente appiattito su un'agricoltura povera, come povero era il territorio circostante.
Serrano, frazione di Carpignano Salentino, è anche conosciuta perché ogni anno, d'estate, ospita una delle più riuscite manifestazioni culturali allestite dalla Provincia: L'Olio della Poesia. C'è da perdersi nella magica atmosfera che é il risultato di un tenero accoppiamento tra la poesia e i violenti contrasti cromatici del tessuto ambientale.
Il luogo palcoscenico dell'iniziativa, infatti, coincide con il vasto palazzo degli illustri Baroni Lubelli, già descritto nel 1748, adagiato sulla "Serra" collina - donde trae il nome Serrano - dove è possibile godere di una magnifica vista del sottostante pianoro che congiunge Carpignano (che ne è il comune) al territorio di Otranto. Dal Palazzo dei Lubelli, si scorge chiaramente l'azzurra striscia dell'adriatico con le imbarcazioni che lo attraversano e, nelle terse giornate di tramontana, le vicine coste dell'Albania
Quest'anno la Festa esporrà ancora le sculture e le pitture di un contadino del luogo, Emiliano Della Tommasa, da sempre particolarmente incline all'arte e che utilizza il legno degli ulivi secolari.
Con inizio alle ore 20.00 di ciascuna serata e fino a quando gli ospiti avranno voglia di ballare al ritmo della pizzica, sarà possibile ammirare una vasta ed accurata esposizione dei prodotti tipici del contadino del luogo, dei suoi attrezzi di lavoro, dei suoi tradizionali costumi e, soprattutto, delle sue pietanze più prelibate. Tra queste non mancheranno: le famose "pittule"; la "massa cu li frizzuli", oppure "cu li ciciari"; "morsi fritti cu li pisieddhi"; "pimbitori schiattariciati cu la cucuzza e li pipirussi siccati"; "pasuli e pipirussi curnulari fritti"; "cicureddhre cu la carne te porcu"; li "minchiareddhri cu li coppuli"; "li pampaciuni in agrodolce"; la "pitta rustica di patate"; la "bruschetta con le alici o ricotta forte e pistata"; numerosi antipasti a base di verdure e ortaggi. Sono state servite diverse qualità di carni alla brace, cotte al momento. Tra i dolci: le crostate, i marsapani, i mustaccioli ed altro.
In un angolo della festa sarà poi ricostruita ad arte l'antica Osteria, in cui sarà possibile degustare le pietanze seduti alle pittoresche panche.
Il Comitato
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