Congreca dell'Immacolata - Cutrofiano
Cutrofiano 21 aprile 2012 - Grande successo per la Conferenza e la mostra “Il sacro al femminile - pittrici salentine del '700: Maria Rachele Lillo e Teresa Palomba” organizzata nell'ambito della XIV settimana della Cultura dall'Associazione Pro Loco del Salento di Casarano.
Giuseppe Botrugno e Giovanni Giangreco
Per la prima volta, come asserito dal dr. Giovanni Giangreco, (Soprintendente ai Beni Artistici ed Architettonici di Puglia, sez. di Lecce) è stata organizzata una mostra in cui si si parla della donna in un periodo in cui la figura femminile era destinata solo a determinate mansioni ben definite; si è così dimostrato che nel meridione d'Italia, considerato dai settentrionali maschilista, la donna era considerata anche per le sue doti artistiche e intellettive.
Grande interesse ha suscitato la misteriosa figura della pittrice Teresa Palomba, originaria di Parabita. Di lei si sa solo che seguiva nel suo percorso artistico Nicola Malinconico, suo contemporaneo; le sue opere, di ottima fattura, si trovano un po' ovunque nel Sud d'Italia, ma nulla si sa della sua vita, tanto da consigliare una ricerca approfondita da parte dell'Università.
Intervento di Giulia Lavagnoni sulle Tele di Teresa Palomba
Altro mistero è la tela raffigurante l'Addolorata, custodita nella parrocchia di Parabita, attribuita a Teresa Palomba, completamente differente nello stile rispetto a quelle autografe e datate di Sirolo commentate dalla dott.ssa Giulia Lavagnoli e stampate per l'occasione; dai confronti fatti dal dr. Stefano Tanisi -altro relatore della conferenza- la si può attribuire nello stile ad Aniello Letizia.
Giuseppe Botrugno e Giovanni Vincenti
Durante la serata, altre opere inedite sono state svelate, nuove tele sono state attribuite alla pittrice Maria Rachele Lillo, alcune autografe come dimostrato durante gli interventi dell'ing. Giovanni Vincenti e del dr. Stefano Tanisi che si è soffermato su una tela originale portata appositamente alla mostra raffigurante il Sacro Cuore di Gesù priva di firma ma che nello stile richiama le altre opere (oltre 200) della stessa artista.
Intervento di Stefano Tanisi sulle Tele di Maria Rachele Lillo
Visto l'interesse e il percorso evolutivo la mostra sarà riproposta.
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